Una ragazza di 17 anni, vestita da soldato, cavalca al fianco del re di Francia. Ha una missione: liberare il suo paese dagli inglesi che lo occupano da decenni. Ha una visione: sente la voce di Dio che le dice cosa fare. Ha un destino: morire sul rogo, accusata di eresia e stregoneria. Questa è la storia di Giovanna d’Arco, la pulzella d’Orléans, la santa guerriera, la martire nazionale. Ma chi era davvero Giovanna d’Arco?

Ogni volta che penso alla storia di Juliane Assange, non posso fare a meno di pensare ad un film di spie che racconti la sua storia e lo immagino pressappoco così: Primo piano, di spalle: un uomo, poi l’inquadratura si allarga. Lui è solo, in piedi davanti a un enorme schermo che proietta un vortice di dati e informazioni. La sua figura è minuta di fronte alla vastità del mare digitale. Un sottofondo musicale incalzante, con echi di tensione. L'uomo si gira, rivelando il volto di Julian Assange. I suoi occhi sono penetranti, ma stanchi. Poi una rapida sequenza di immagini: - Un giovane Assange, davanti al computer, con un’espressione combattuta. - documenti che scorrono sullo schermo. - Manifestazioni di protesta in tutto il mondo con striscioni che recitano "Free Assange". - Lui che si affaccia alla finestra dell'ambasciata ecuadoriana, con lo sguardo accigliato. - la polizia che lo arresta brutalmente. Poi, stacco: Assange in carcere, con il volto emaciato e gli occhi ancora più stanchi e quel volto si dissolve in un'immagine di una cartina politica della terra, con crepe che si allargano sempre di più.Poi più nulla.Ecco, non ho la fine del film, perché di fatto, la storia di Assange non è terminata.Un eroe o un criminale? Un visionario o un narcisista? Un paladino della libertà o un pericoloso sovversivo? un enigma che ha per davvero minato lo status quo nello scacchiere geopolitico mondiale, un thriller geopolitico che ha interrogato i principi stessi della democrazia e della libertà di informazione. Un uomo contro il sistema, una battaglia che ha acceso i riflettori su un mondo di segreti e bugie. Assange è l'uomo che ha aperto le porte a un'era di informazione senza filtri, costringendo gli stati e le masse ad interrogarsi sul futuro della nostra società e come al solito noi ci chiediamo: chi era davvero Julian Assange?

Siamo Nel cuore pulsante dell’Europa dell’Est in pieno inverno, in un luogo in cui le montagne si fondono con i fiumi: un principe in armatura cammina tra file e file di cadaveri. Si chiama Vlad, o meglio Vlad Hagyak III di Valacchia, un nome che suscita rispetto e che significa Potenza, Dominio, ma che il mondo lo conosce con un altro nome e quello davvero fa tremare i cuori più coraggiosi: Dracula l’Impalatore.Le sue gesta in guerra sono un inno alla determinazione, ma anche alla crudeltà. Le azioni, spietate e decisive contraddistinguono il suo regno e si rifletteno negli occhi terrorizzati dei nemici, ma anche dei suoi sudditi.Una fama che si estende ben oltre i confini del suo regno, alimentando leggende e racconti che resistono al passare del tempo e che si insinuano nell’immaginario collettivo.Vlad è tante cose: Un eroe e un un mostro, un salvatore e un tiranno, un uomo e un demone.La sua è una storia che viene da un tempo e da un luogo lontani, in cui il bene e il male si mescolano in un intricato balletto.È un viaggio lungo la vita di un personaggio affascinante e terrificante, di un principe che ha segnato la storia con il suo nome e le sue azioni, e alla fine di questo viaggio forse sarà possibile trovare la risposta ad una domanda: chi era per davvero Dracula?

È il 18 giugno 1815. In una pianura del Belgio, due eserciti si fronteggiano. Da una parte, i francesi, guidati da un uomo che ha cambiato la storia d'Europa. Dall'altra, gli inglesi e i prussiani, decisi a fermare la sua avanzata. La battaglia è feroce, sanguinosa, incerta. Il destino di un continente si gioca in poche ore. Quell'uomo si chiama Napoleone Bonaparte. È stato generale, console, imperatore. Ha conquistato terre, popoli, gloria. Ha sfidato re, papi, nazioni. Ha creato un impero, una legge, una leggenda. Ma chi era davvero Napoleone?

C'è un uomo che ha fatto sognare milioni di bambini e adulti in tutto il mondo, che ha creato un impero dell'immaginazione, fondando uno dei più grandi studi cinematografici della storia. Un uomo che ha dato vita a personaggi indimenticabili, come Topolino, Paperino, Pippo, Biancaneve, Cenerentola, Pinocchio, Bambi e tanti altri. Un uomo che ha inventato un nuovo modo di fare cinema, usando la tecnica del disegno animato e del sonoro sincronizzato e che ha realizzato il primo parco a tema dedicato al divertimento e alla fantasia. Questo uomo si chiama Walt Disney.Sul suo conto si è detto tanto sia sul suo lato pubblico che su quello più personale, nascosto e, spesso, controverso, passando dai fatti alle, forse, leggende metropolitaneMa chi era davvero Walt Disney?

Immaginate di essere in grado di scatenare una forza così potente da poter cancellare dalla faccia della terra intere città in pochi secondi. Immaginate di essere i responsabili di una scoperta che ha cambiato per sempre il destino dell'umanità, aprendo la porta a una nuova era di paura e di speranza. Immaginate di essere considerati degli eroi, ma anche dei traditori, da coloro che vi hanno affidato il compito di creare l'arma più devastante mai esistita. Questo è ciò che ha vissuto J. Robert Oppenheimer, lo scienziato che ha guidato il progetto che ha dato vita alla bomba atomica. La sua storia è una delle più affascinanti e drammatiche della storia della scienza e della politica. Per alcuni un genio, per altri un pazzo. Per molti un patriota per altrettanti un comunista, un visionario o un distruttore. Chi era davvero J. Robert Oppenheimer?

Sapete chi è stato il primo artista a vendere più di 100 milioni di dischi in tutto il mondo? E cosa fareste se foste il Re del Pop? Queste sono le domande che si poneva Michael Jackson, il protagonista della biografia straordinaria che vi racconteremo oggi. Michael Jackson era nato per essere una star. Fin da bambino, aveva mostrato un talento eccezionale per il canto e la danza, entrando a far parte del gruppo musicale dei suoi fratelli, i Jackson 5. Crescendo, Michael si distinse dagli altri membri della band, sviluppando uno stile unico e innovativo, che mescolava elementi di soul, funk, rock, disco e R&B. Michael sognava di diventare il più grande artista del mondo, e per farlo doveva lanciarsi in una carriera solista, sfidando le convenzioni e le aspettative del pubblico e dell’industria musicale. Ma il successo ha un prezzo, e Michael dovette affrontare molte difficoltà, tra cui la pressione mediatica, le accuse di abusi, i problemi di salute, le operazioni chirurgiche e la dipendenza dai farmaci. La sua vita fu un continuo altalenare tra luci e ombre, tra gioie e dolori, tra amore e odio. Questa è la storia di Michael Jackson, il Re del Pop, una leggenda della musica e una figura controversa della cultura popolare.

Nella nostra storia, sono esistite migliaia di persone che hanno fatto nella loro vita delle cose eccezionali. Una piccola parte di loro, però, ha fatto delle cose davvero straordinarie, a volte in bene e a volte in male. Solo una parte piccolissima di queste persone incredibili, però erano donne. No, non siamo improvvisamente impazziti, questa è una constatazione, una delle incredibili ingiustizie storiche date dal fatto che in tante epoche storiche e culture, soprattutto quelle a noi più note, le donne non hanno mai avuto le stesse possibilità e occasioni di affermare le proprie competenze, ambizioni e desideri a causa di una prevalenza, o diciamolo con le giuste parole: oppressione operata dalla classe dirigenti: maschile, in continua competizione e, soprattutto, misogina.Poco più di cent’anni fa, è in questo contesto che si delinea il profilo di una donna che ha cambiato la storia della scienza, sfidando le convenzioni e le discriminazioni del suo tempo. Una donna che ha scoperto ben due nuovi elementi chimici, il radio e il polonio, e che ha svelato il mistero della radioattività. Una donna che ha vinto non uno, ma due premi Nobel, e in due ambiti distinti: la fisica e la chimica, ma che, nonostante questo, in vita non ha mai avuto il riconoscimento che meritava. Una donna che ha sacrificato la sua vita per la sua passione, esponendosi alle radiazioni che le hanno causato una morte precoce. Questa donna si chiamava Maria Skłodowska, ma tutti la conoscono come Marie Curie. Ma chi era per davvero?

Nel buio di Memphis, tra note di blues e l'odore stantio delle acque del Mississippi, si staglia ancor oggi un'ombra dall'aura mitica che ha attraversato il tempo pressoché indenne: Elvis Presley, il re del rock 'n' roll, colui che ha scosso le radici della musica e il cuore di milioni di fan in tutto il mondo e, soprattutto, ha cambiato per sempre il mondo della musica. Elvis, un nome che evoca immagini di scintillanti palcoscenici e costumi bianchi, ma chi era veramente dietro al mito? Mentre le luci del palcoscenico illuminano la sua figura carismatica, c'è un lato di Elvis che raramente emerge dalla penombra dei riflettori. Un Elvis dalle sfumature ambigue, un uomo con ombre che si allungano lungo le strade polverose di Tupelo, Mississippi. Elvis non è solo il ragazzo del sud dalle movenze rivoluzionarie; è un individuo complesso, tormentato da demoni personali e sospeso tra il desiderio di fama e la ricerca di autenticità. Dietro il sorriso affascinante si nasconde una storia ricca di passione, disperazione e una fame insaziabile per qualcosa di più. E se il rock 'n' roll è stato la sua corona, le note che lo hanno reso immortale, sono i silenzi, le incertezze e gli alti e bassi della sua vita ad aggiungere profondità alla sua leggenda. Elvis, il mito umano, non solo il Re, ma anche un individuo con vulnerabilità e desideri che risuonano ancora nelle nostre anime. Scaviamo tra le pieghe di questa icona musicale, esplorando le parti meno conosciute, le sfaccettature intriganti di Elvis Presley. Attraverso le strade buie di Graceland, oltre la melodia di "Heartbreak Hotel", troviamo la sua umanità, un viaggio che non è solo una cronaca musicale, ma un ritratto intimo di un uomo che ha cambiato il corso della storia musicale e ha portato la sua anima sul palcoscenico e, come sempre, cerchiamo di rispondere alla domanda: chi era per davvero Elvis Presley?

È l’alba del ventesimo secolo, quando al mondo viene alla luce Alan Mathison Turing.Alan nasce in una società in rapida evoluzione in cui questo bambino prodigio preannuncia il suo destino, che imporrà un'impronta indelebile sulla scienza, sull'informatica e sulla storia.La famiglia Turing, immergendosi nelle comodità dell'alta società, scopre presto che il loro giovane Alan è tutto tranne che ordinario. Fin dalla più tenera età, il suo fascino per la matematica e la logica supera di gran lunga quello degli altri bambini. Un cervello che affronta sfide che sembrano oltre la sua età, un dono che, riconosciuto dai genitori, viene accolto e coltivato.Le porte della Sherborne School si aprono per lui, e lì il suo genio si distingue. Performance accademiche e un approccio unico alle sfide intellettuali catturano l'attenzione dei professori e dei compagni di scuola. In questa cornice, Turing inizia a dipanare il filo del suo destino, dimostrando che la riservatezza può celare un fuoco interiore di creatività e genialità.Ma dietro la brillantezza del giovane Alan c'è un'ombra che condizionerà pesantemente la sua esistenza: la sua omosessualità, vissuta in segreto, aggiunge una tensione palpabile alla sua straordinaria storia divenendo un richiamo silenzioso a una realtà difficile da accettare per le rigide norme sociali del tempo.